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E' la volta di Belluno!

Percorrendo il centro cittadino è inevitabile ritrovarsi a "far el listòn": terminologia veneta tipica che sta ad indicare la principale passeggiata, in Piazza dei Martiri.
Fin da subito ci ha colpiti la particolare forma ellittica di questa piazza... e ci siamo documentati sulle sue origini!

Il Campedèl (questo era il suo nome originario, prima del giugno del 1945, quando venne chiamata Piazza dei Martiri in memoria di quattro partigiani lì giustiziati qualche mese prima) era il terreno subito fuori le mura che veniva generalmente adoperato in base alle necessità del periodo.
Pare infatti che in momenti di pace questo terreno venisse coltivato ad orto, da cui la denominazione di Campedèl, "campicello".
In periodo di guerra invece, data la sua posizione a ridosso delle mura, era la zona in cui i nemici si preparavano per prepararsi all'attacco.
Ed eccoci arrivati alla nostra scoperta...
In cima alla torre del Castello di Belluno, in posizione sud-ovest, era collocato un cannone per difendere lo spiazzo sottostante, verso il fiume Piave. 
Questa bombarda poteva sparare verso la piazza con un tiro di massimo 90 metri.
Fu per questo motivo dunque che i palazzi vennero costruiti ad un raggio di distanza di 92 metri, in modo tale che anche durante eventuali esplosioni non venissero colpiti!
Ne consegue che essendo stati innalzati seguendo il raggio di tiro del cannone, la struttura di Piazza dei Martiri abbia assunto una forma ad ellissi.

Questa la curiosità che ci siamo portati a casa dalla nostra trasferta bellunese, pronti per la prossima che ci aspetta!
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