Il video è oggi uno degli strumenti più potenti a disposizione di un’azienda. Può raccontare chi sei, cosa fai, perché lo fai, e soprattutto come ti differenzi.
Ma un video aziendale non funziona solo perché “c’è”. Funziona se riesce a parlare alle persone nel modo giusto.
Troppo spesso si investe tempo e risorse in video ben fatti sul piano tecnico, ma inefficaci sul piano comunicativo.
Vediamo insieme gli errori più comuni e come evitarli con soluzioni semplici.
1. Parlare solo di sé, e non di chi guarda
Errore: un video che elenca i successi aziendali, le date, i premi, i numeri… ma che dimentica il pubblico.
Chi guarda vuole sapere cosa puoi fare per lui, non quanto sei bravo.
Soluzione: ribalta la prospettiva. Inizia dal bisogno di chi guarda, poi spiega come lo risolvi. Il cliente è il protagonista, non l’azienda.
2. Testi troppo lunghi, scene troppo lente
Errore: video di 4-5 minuti con discorsi pieni di dettagli, e immagini lente o ripetitive.
Il tempo di attenzione medio è basso: se non catturi in pochi secondi, perdi lo spettatore.
Soluzione: taglia, sintetizza, accelera. Un buon video aziendale dura spesso meno di due minuti e va subito al punto. Ogni secondo deve avere una funzione.
3. Mancanza di un tono autentico
Errore: comunicazione impersonale, troppo istituzionale o piena di frasi generiche come “siamo leader del settore”, “puntiamo all’eccellenza”.
Risultato: il video suona uguale a mille altri.
Soluzione: usa un linguaggio più vicino, concreto, riconoscibile. Inserisci voci vere, volti reali, momenti autentici. Le persone si fidano delle persone, non dei claim.
4. Non curare l’audio e la luce
Errore: audio poco chiaro, rumori di fondo, luci improvvisate o sbilanciate. Anche con una buona idea, un brutto suono può rovinare tutto.
Soluzione: usa microfoni esterni, scegli ambienti controllati, fai attenzione all’illuminazione. La qualità percepita nasce da questi dettagli.
5. Nessuna “chiamata all’azione”
Errore: il video finisce senza dare un seguito. Nessun invito a scoprire di più, contattare, approfondire.
Chi guarda non sa cosa fare dopo.
Soluzione: chiudi sempre con una direzione chiara. Una frase semplice, coerente con l’obiettivo: “Scopri di più”, “Contattaci”, “Visita il sito”.
6. Non adattare il video alla piattaforma
Errore: lo stesso video viene usato ovunque, da LinkedIn a Instagram, da fiere a newsletter.
Ogni contesto ha regole diverse: durata, formato, tono, ritmo.
Soluzione: crea varianti. Lo stesso messaggio può essere espresso in modi diversi, più adatti al pubblico e alla piattaforma. Meglio un video breve e mirato che uno lungo e generico.
Conclusione
Un buon video aziendale è chiaro, diretto, coinvolgente e soprattutto credibile.
Non servono effetti speciali o budget enormi: serve una buona storia, un messaggio forte, e il coraggio di parlare davvero al proprio pubblico.
E come in ogni racconto efficace, il protagonista non è l’azienda. È lo spettatore che si riconosce in quello che vede.