Li guardi ogni giorno. Scorrono rapidi, spesso senza audio, ma riescono a catturare la tua attenzione in meno di tre secondi. I video per i social sono il nuovo linguaggio globale, ma dietro la loro apparente semplicità si nasconde un mondo di strategie, regole e sorprese.
 
Ecco cinque curiosità che (forse) non conoscevi.
 
I primi 3 secondi sono tutto
La maggior parte degli utenti decide se continuare a guardare un video nei primissimi secondi. Ecco perché molti video iniziano con una domanda, un gesto forte o una scritta grande. Se non colpisci subito, sei perso nel feed.
 
Il 70% viene visto senza audio
Per questo i sottotitoli non sono un optional, ma una necessità. Anche i suoni, quando presenti, devono essere chiari e non disturbanti, spesso accompagnati da musica ritmata e leggera.
 
I formati verticali dominano
Lo smartphone è il palco principale: meglio adattarsi. Il formato verticale (9:16) è oggi il più usato su TikTok, Instagram Reels e YouTube Shorts. Un’inquadratura pensata in orizzontale rischia di perdersi.
 
La durata ideale cambia da piattaforma a piattaforma
Su TikTok pochi secondi bastano. Su Instagram Reels si punta a 15-30. Su YouTube Shorts si può salire fino a 60, ma senza perdere ritmo. L’obiettivo resta sempre lo stesso: tenere l’attenzione viva.
 
La luce è più importante della camera
Anche con uno smartphone medio, se hai una buona luce naturale o un ring light, il tuo video sembrerà subito più professionale. È il trucco più economico ed efficace che esista.
 
I video per i social sono brevi, ma non superficiali. E dietro a ogni “scroll” c’è un piccolo lavoro di regia invisibile.

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